Lampade per la pace del 19 dicembre

Lampade per la pace del 19 dicembre

Nella preghiera di questa sera ci lasciamo avvolgere dalla luce del Natale: la luce della povera grotta di Betlemme.

Don Giuseppe Bernardi – Bollettino Parrocchiale del 21 dicembre 1941
Natale: è la festa della famiglia.
É il giorno in cui tutti i suoi membri si radunano intorno al padre ed alla madre e a loro testimoniano con gli auguri, la loro affezione, devozione, riconoscenza. È la festa tanto desiderata dai piccoli, perché potranno avere la grande fortuna di ammirare il presepio, il Figlio di Dio, che si è fatto piccino come loro, umile come loro, debole come loro. Ma anche gli adulti l’amano questa festa e con tristezza pensano agli anni belli della loro gioventù, nei quali attorno al desco familiare avevano la gioia di godere la compagnia dei loro cari genitori, fratelli, ormai partiti per sempre o dispersi per il mondo sotto la spinta della necessità. E il soldato che è lontano, forse fra le sabbie del deserto, o sopra i picchi delle montagne in mezzo alla tormenta, o nella solitudine della steppa, anche lui pensa al Natale e corre attraverso mari e pianure ed entra silenzioso nella sua casetta, vicino alla mamma, al papà e ai fratelli. Anch’egli vuole essere presente e una lacrima furtiva scende sulle sue gote per la nostalgia della cara festa.
PERCHE’ IL NATALE È COSI’ CARO A TUTTI. La ragion consiste nelle parole dette dagli Angeli ai Pastori: «Oggi è nato per voi il Salvatore». Il Figlio di Dio si è fatto uomo per noi. Così canta la Chiesa: «Per noi uomini e per la nostra salute». La ragione della simpatia che gode il Natale sopra le altre feste sta tutta qui: Gesù è nato per noi, anzi possiamo aggiungere con S. Paolo: «Mi ha amato e ha dato sé stesso per me».

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